Il Grand Tour da Venezia alle Bocche di Cattaro

Il fascino del Grand Tour di fine Ottocento in mostra a Villa Manin di Passariano. Oltre 700 immagini in gran parte inedite realizzate da viaggiatori e incisori che scendevano dal Nord Europa per visitare Venezia, Trieste, l’Istria, la Dalmazia fino al Montenegro sono esposte da 20 giugno al 13 settembre nella splendida cornice della Villa Manin a Codroipo di Passariano in provincia di Udine nell’Esedra di levante.

La mostra è stata realizzata dalla casa editrice Biblioteca dell’Immagine di Pordenone che ha ritrovato oltre 6mila prove di stampa di queste immagini ed altre dedicate all’Italia, all’Europa e all’Africa in una ex tipografia sui Navigli a Milano dove erano state abbandonate al termine della attività della casa editrice milanese Fratelli Treves. Il ritrovamento, oltre a 2mila prove di stampa di testi di diari e impressioni di viaggi scritti da viaggiatori tedeschi, inglesi e francesi, è avvenuto in forma del tutto casuale e consente oggi di proporre a Villa Manin una mostra unica nel suo genere dove le parole accompagnano visioni di paesaggi, persone, angoli caratteristici, palazzi e castelli, porti e scogli, montagne e interni di abitazioni dell’epoca e tanto altro.

Si tratta di un patrimonio in molti casi mai visto prima d’ora né sui diari di viaggio pubblicati a fine Ottocento dalla Fratelli Treves né in mostre dedicate al cosiddetto Grand Tour che trasformano l’Esedra di levante di Villa Manin in un percorso affascinate e misterioso, di certo carico di suggestioni e impressioni, che parte da Venezia e attraverso Trieste, l’Istra e la Dalmazia arriva fino alle Bocche di Cattaro.
A effettuare il viaggio, descritto in quattro libri editi di recente da Biblioteca dell’Immagine e presentati con grande successo all’ultimo Salone del libro di Torino, è stato il giornalista francese di “Le Monde Illustré” Carlo Yriarte. Questi realizzò molti dei disegni che sono in mostra a Villa Manin e fece poi eseguire ulteriori immagini al suo rientro in Francia da famosi incisori che utilizzarono i suoi bozzetti.

Yriarte era nato a Parigi nel 1883 da famiglia di origine spagnola e ben presto divenne collaboratore di alcuni fra i più importanti giornali francesi. A fine Ottocento intraprese per “Le Monde Illustré” un viaggio in Italia che lo portò da Trieste a Ravenna, nella Marche, fino alla Puglia.
Al suo rientro a Trieste percorse l’altra “faccia” dell’Adriatico, a cavallo, a piedi e in battello, da Trieste, all’Istria, Dalmazia, fino al Montenegro con i confini con l’Albania. I suoi diari di viaggio vennero pubblicati sul giornale francese che aumentò la tiratura visto il successo di pubblico. In Italia apparvero per i tipi della Fratelli Treves nel 1883.

Nei suoi testi non c’è solo la storia, ma anche la vita quotidiana, la descrizione dei luoghi visitati e della gente, dei cibi e delle tante curiosità che ne fanno un reportage a volte attuale e che di certo è utile per capire il paese che si sta visitando e la sua gente. Grazie al ritrovamento delle prove di stampa a Milano, Giovanni Santarossa, titolare della casa editrice Biblioteca dell’Immagine che ha dato vita a una collana editoriale composta da 49 volumi, offre, con l’Azienda speciale Villa Manin, l’opportunità di visitare la mostra Il Grand Tour da Venezia alle Bocche di Cattaro. Immagini inedite di viaggiatori dell’800 a cavallo, a piedi e in battello nel mare e nelle terre d’Adriatico. Biblioteca dell’Immagine ha avviato una ricerca a livello europeo in librerie antiquarie e collezioni private di testi di viaggi in Italia mai pubblicati prima nel nostro paese con l’acquisizione di acqueforti e disegni. E torna così in libreria il fascino del Grand Tour, volumi spesso di grande attualità nonostante siano passati oltre cento anni dalla loro prima pubblicazione.

La mostra di Villa Manin si apre con una Venezia davvero singolare grazie a 47 tavole incise da Dionisio Moretti (Corfù 1790 – Venezia 1834), celebre incisore veneziano del XIX secolo. Le tavole risalgono al 1828 e ritraggono il canale principale di Venezia tale come appariva ai contemporanei dell’epoca ed illustrano uno seguito all’altro tutto il lato sinistro e tutto il lato destro di quella che è stata definita “La strada più bella del mondo”.
Si passa poi a Trieste dove Yriarte iniziò il suo peregrinare in Istria, Dalmazia e Montenegro. L’antica Tergeste è proposta in una decina di tavole che consentono di spaziare dalle rovine romane, alla piazza della Borsa cuore pulsante ed economico della città che allora era porto Austro-Ungarico, capitale di attività marittime assicurative e culturali, alla vita delle famiglie dei “cici”, alle vicine saline, a San Giusto e altri scorci di una Trieste descritta da Svevo, Saba, Slataper.

Passato poi il confine ci si trova in Istria, dapprima lungo la costa e poi nel suo entroterra, fino a raggiungere la Pola romana e Fiume. Molte le immagini di vita quotidiana e di paesaggi e borghi dal sapore antico e romantico. Una terra carica di fascino che colpì molto Yriarte che vi dedicò molte ore del suo tempo per realizzare decine e decine di disegni e bozzetti.
Stessa cosa per la Dalmazia e il Montenegro, soprattutto quest’ultimo, che Carlo Yriarte offre al pubblico dei suoi lettori per la prima volta, narrando moltissimo della vita di corte e del popolo di questo piccolo regno che sarà legato all’Italia negli anni a venire per i natali della Regina Elena Petrović-Njegoš diventata moglie di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto.